Ci vuole equilibrio ma temo che si tratti di un simbolo, un “mantra” che dobbiamo, se non abbattere, completamente semplificare, perché in giro per il mondo l’opinione diffusa è che, in Italia, quando si assume qualcuno lo si fa per la vita, e questo frena gli investimenti. Non è l’articolo 18 che crea lavoro, anzi.
Successivamente, Squinzi si è espresso sulla semplificazione di natura normativa e procedurale definendola fondamentale al fine di migliorare sul piano degli investimenti sia in Italia che all’estero. Inoltre, il presidente di Confindustria ha ricordato il suo impegno sul goldplating. Il goldplating è l’introduzione, nell’ottica del recepimento delle direttive europee, di adempimenti e oneri in confronto rispetto a quelli già previsti dal regolatore comunitario. Un sovraccarico esagerato per le imprese italiane che secondo il leader hanno bisogno di un Paese normale.
L’impressione generale è che sull’articolo 18 ci sia molto da lavorare. Secondo Sergio Chiamparino, esso è un simbolo che va riscritto completamente:
Se prendiamo atto della realtà si tratta di un elemento che riguarda una minoranza di lavoratori, mentre simbolicamente viene vissuto come qualcosa che crea problemi a tutti.
Si conclude sull’onda di queste dichiarazioni una settimana travagliata per il Governo sul piano delle riforme e del rapporto con i cittadini. Da parte di Squinzi, rimane in ogni caso una fiducia nei confronti dell’esecutivo.