Confindustria: l’articolo 18 blocca gli investimenti

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Si parla moltissimo in questi giorni di Tfr in busta paga o congelato e di lavoro su diversi fronti, soprattutto quelli legati alle normative.
Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria è intervenuto sul tema articolo 18 incoraggiando il Premier Renzi ma esprimendo un parere ben preciso.

Ci vuole equilibrio ma temo che si tratti di un simbolo, un “mantra” che dobbiamo, se non abbattere, completamente semplificare, perché in giro per il mondo l’opinione diffusa è che, in Italia, quando si assume qualcuno lo si fa per la vita, e questo frena gli investimenti. Non è l’articolo 18 che crea lavoro, anzi.

Successivamente, Squinzi si è espresso sulla semplificazione di natura normativa e procedurale definendola fondamentale al fine di migliorare sul piano degli investimenti sia in Italia che all’estero. Inoltre, il presidente di Confindustria ha ricordato il suo impegno sul goldplating. Il goldplating è l’introduzione, nell’ottica del recepimento delle direttive europee, di adempimenti e oneri in confronto rispetto a quelli già previsti dal regolatore comunitario. Un sovraccarico esagerato per le imprese italiane che secondo il leader hanno bisogno di un Paese normale.

L’impressione generale è che sull’articolo 18 ci sia molto da lavorare. Secondo Sergio Chiamparino, esso è un simbolo che va riscritto completamente:

Se prendiamo atto della realtà si tratta di un elemento che riguarda una minoranza di lavoratori, mentre simbolicamente viene vissuto come qualcosa che crea problemi a tutti.

Si conclude sull’onda di queste dichiarazioni una settimana travagliata per il Governo sul piano delle riforme e del rapporto con i cittadini. Da parte di Squinzi, rimane in ogni caso una fiducia nei confronti dell’esecutivo.

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