A gennaio si riparte con i tassi più bassi? Forse, ma gli aspiranti mutuatari devono comunque accettare qualche consiglio se vogliono trovare l’offerta migliore tra le tante a disposizione.
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Il Sole 24 Ore per aiutare gli aspiranti mutuatari, parte dai dati della Centrale rischi finanziari, il Crif, che cumula circa 78 milioni di posizioni ed ha bene impresso l’andamento del 2012 riguardo mutui e prestiti. L’anno appena concluso è stato assolutamente “disastroso” e per confermare la sensazione, basta analizzare i dati del mese di febbraio 2012, quando, rispetto al febbraio 2011, si è registrato un calo delle richieste del 48 per cento.
Il crollo della domanda si lega alle difficoltà economiche connesse alla crisi che hanno indotto le famiglie a pensare “un po’ più avanti” all’acquisto della casa. Il Crif sottolinea anche che le richieste di mutuo sono state più contenute mentre il tempo del piano d’ammortamento si è assestato tra i 25 e i 30 anni.
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Per acciuffare l’occasione, adesso, si tratta d’interpretare il momento giusto in cui avviare un rapporto con la banca. Gli esperti spiegano che occorre capire quando la riduzione dello spread influirà sul costo dei prestiti e dei mutui. Sicuramente è necessario che all’abbassamento dello spread si unica il recupero della credibilità dell’Italia. In più bisogna attendere che sui mercati crolli il costo di raccolta per le banche, solo a quel punto i mutui saranno meno cari per i consumatori finali.
Insomma, prima della metà del 2013 è meglio temporeggiare.