Spunta il nome del pubblico ministero milanese Eugenio Fusco tra i candiati a diventare commissario della Consob, l’Autorità che vigila sui mercati finanziari.
Il magistrato, 52 anni d’origine abruzzese, è tra coloro che hanno risposto al bando pubblico che è scaduto lo scorso 16 aprile 2015. A indire la procedura per le ‘auto-segnalazioni’ è stato il Governo.
L’avviso per la selezione di due commissari è stato pubblicato il 19 marzo del 2015.
L’esigenza di reclutare commissari è nata a seguito della decisione presa dal governo Renzi per riportare a cinque i componenti della Commissione, dopo che i tagli di Monti avevano diminuito a tre il numero dei vigili dei mercati finanziari. Oggi la Consob, oltre alla guida del presidente Giuseppe Vegas, si avvale dei servizi dei due commissari Paolo Troiano e Anna Genovese.
Appare opportuno ricordare che il bando (al quale era possibile partecipare solo via internet) non è un vero e proprio ‘concorso’. La nomina, alla fine, sarà nelle mani del governo, che puntava più che altro ad avere una rosa di candidati interessati ai sette anni di incarico, non rinnovabile. Dalle prime indiscrezioni di stampa era emerso che si andava formando una lunga fila dal mondo della magistratura e del management.
In questo panorama, il nome di Fusco non è certo nuovo all’orecchio degli addetti ai lavori del mondo finanziario. Fusco a Milano é stato tra i magistrati che ha seguito nel 2003 l’inchiesta sul crac del gruppo Parmalat. Nel 2005, invece, è stato titolare del fascicolo sui cosiddetti “furbetti del quartierino” che portó in carcere anche l’ex numero uno della Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani.