I dati macroeconomici su questi ultimi mesi del 2013 continuano a essere negativi. Le vendite al dettaglio, come comunicato ieri dalla Cgia di Mestre, cono in calo sia per quando concerne negozi e botteghe sia per la grande distribuzione.
► In calo la vendita al dettaglio compresa quella alimentare
Il calo delle vendite al dettaglio presagisce il calo dei consumi e oggi sono arrivati i dati di dicembre che confermano questa tendenza in termini di fiducia e dimostrano come la crisi economica è ancora presente in Italia.
A dicembre, quindi, i consumi tornano a calare e peggiorano anche i giudizi e le attese della situazione della famiglia. L’Istat ha mostrato che l’indice è scesa dal 98,2 al 96,2 dopo che il mese precedente era in rialzo. Il livello che ha raggiunto l’indice dei consumi è il più basso da giugno.
L’Istituto di Statistica ha affermato che il calo dei consumi risente dei peggiori giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia, un elemento che si riferisce alla fiducia.
Per il clima personale, che riguarda la famiglia, l’indice è sceso dal 101,1 al 97,3 con giudizi negativi sul bilancio familiare e sulle possibilità di risparmio nel presente o in futuro.
L’Istat mostra in miglioramento invece per ciò che si riferisce alle aspettative sull’economia dell’Italia e sulla disoccupazione. Questi sono dati in controtendenza rispetto ai consumi. L’indice sul clima economico è in rialzo da 91,7 a 93. Questo rialzo si basa sulle aspettative di un futuro più sereno e di migliori prospettive economiche, mentre per il presente il giudizio è negativo. Quindi, il clima economico corrente mostra un indice in calo da 99,2 a 95, mentre il miglioramento dell’economia nel futuro mostra un indice in rialzo da 97,3 a 97,4.
L’Istat ha registrato l’abbassamento della fiducia in tutte le zone del Paese a parte che al sud, dove questa è più o meno invariata.