Restano una forma di investimento sicura ma sono divenuti ‘costosi’, dopo la decisione di Renzi di portare la tassazione dal 20 al 26%, e con tassi più bassi, specialmente dopo l’ultima decisione della Bce. Sono, infatti, scesi dal 4-5% al 2% i tassi garantiti dai conti deposito. E per riuscire a ‘conquistare’ un vecchio 4% è necessario vincolare il denaro come minimo per 5 anni. Tra le offerte più redditizie su un periodo più breve, a 12 mesi, quella di Banca Marche che offre il 3%.
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Nonostante siano scesi, però, i rendimenti dei conti deposito sono sicuramente più interessanti riguardo a quelli offerti da altri strumenti, ad esempio, il Bot annuale rende lo 0,04% al netto d’ imposta e commissioni (0,493% lordo). I tassi sui conti depositi liberi sono tra lo 0,50% e l’1% lordo ma diretti antagonisti sono i conti corrente.
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Quando si investe in un conto deposito è importante avere chiare le idee.Facendo qualche esempio, su somme che superano i cinquemila euro il conto deposito Che- Banca! dà lo 0,75%, su somme superiori a 25 mila euro, il rendimento lordo sul Conto Yellow sale all’1,50%. Su 25.000 euro a fine anno si ha un guadagno di 243,30 euro, a fronte del rendimento netto di 88,75 euro maturato sulla stessa somma, ferma sul deposito della stessa banca. Per importi superiori a 15 mila euro depositati su Freedom Plus, Banca Mediolanum dà il 2% lordo, contro l’1%, ma su importi superiori ai 30.000 euro, si ottiene un guadagno netto, in un anno, di 187,80 euro, contro i 150 euro di chi investe 30.000 euro sul deposito InMediolanum.