I conti vincolati sono sempre più usati dagli italiani, anche grazie alle garanzie del fondo di tutela. E’ necessario, però porre attenzione ai conti con rendimenti troppo elevati e alla durata del vincolo. Ecco le offerte attuali.
– Secondo le statistiche di Banca d’Italia, gli italiani hanno aumentato lo stock di denaro lasciato nei conti depositi del 14,45% (da 281 a 322 miliardi di euro), dal giugno 2012 al giugno 2013. Nello stesso periodo i soldi rimasti nei conti correnti sono aumentati del 4%.
– Il governo ha aumentato l’imposta di bollo sui depositi dallo 0,15 allo 0,20%.
– È bene ricordarsi che per offrire rendimenti più alti, le banche devono assumere rischi maggiori. Le posizioni individuali nei conti deposito, tuttavia, sono garantite dal Fondo interbancario fino a 100 mila euro.
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Tra le varie forme di risparmio, il conto corrente resta quello con cui gli italiani hanno maggiore familiarità. Ma negli ultimi anni, ha suscitato interesse, un nuovo strumento bancario, il conto deposito, divenuto uno dei prodotti favoriti degli italiani che vogliono mettere al riparo la propria liquidità.
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Ha un’operatività limitata rispetto al conto corrente. Infatti non si può accreditare lo stipendio o la pensione, eseguire prelievi, bonifici, pagamenti o collocare la domiciliazione delle bollette. Ma tecnicamente è un conto corrente bancario, che rende interessi più alti a fronte di un blocco totale delle somme versate per un certo periodo di tempo. Nei paesi europei è usato da molto tempo ed è lo strumento principale di risparmio. In Italia è stato immesso per la prima volta nel 2001 da Ing Direct.