Il risparmio gestito nel nostro Paese vive un momento molto positivo. Sono arrivate, durante il mese di ottobre, sottoscrizioni per oltre 12,4 miliardi di euro. Le sottoscrizioni riguardano in gran parte fondi aperti e fondi mandati.
Con un retail complessivo, che da inizio anno è superiore ai 110 miliardi, l’industria si prepara a concludere un anno da record: in passato, tenendo in analisi soltanto le sottoscrizioni dei fondi comuni, gli anni migliori erano stati il 1998, con una raccolta per 167 miliardi e il successivo, con afflussi pari a 88 miliardi.
Secondo i dati preliminari mensili rilasciati da Assogestioni il mese scorso ha visto gli obbligazionari (3,5 miliardi) essere superiori per raccolta rispetto i flessibili (2,3 miliardi circa); ma questi ultimi concervano il primato di fondi preferiti da inizio anno con afflussi per 36,3 miliardi. Luca Tenani, Country Head Italy – Asset Management di Schroders sottolinea:
I fondi obbligazionari e flessibili continuano a fare la parte del leone, confermando l’avversione al rischio tipica degli investitori italiani. Ma almeno per quanto ci riguarda, la scelta è ricaduta su soluzioni d’investimento con contenuto a maggiore delega di gestione e maggior decorrelazione dal mercato. In continua ascesa il patrimonio dell’industria, che rinnova il record storico a 1.536 miliardi di euro, rappresentato per il 54% dalle gestioni patrimoniali e, per la parte restante, da quelle collettive. Per gli addetti al settore i numeri di ottobre confermano un trend alimentato da fattori quali tassi di interesse eccezionalmente bassi e la perdita di “appeal” del mercato immobiliare residenziale. Ci aspettiamo quindi che questo trend continui anche l’anno prossimo. La grande sfida per il 2015 sarà riallocare asset dagli obbligazionari verso strategie più di asset allocation in grado di accompagnare il risparmiatore in un mondo in cui i tassi gradualmente risaliranno.