Il disegno di legge 1051 è in dirittura d’arrivo e garantirà in futuro una maggiore partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’azienda. Tante le novità per le imprese ma soprattutto per i lavoratori che vedranno cambiare sotto il loro occhi, il sistema azienda?
I lavoratori in futuro potranno partecipare più attivamente alla gestione aziendale e le imprese dal canto loro avvieranno dialoghi più proficui con i dipendenti avendo la possibilità di stipulare contratti collettivi aziendali o accordi territoriali in grado di coinvolgere i lavoratori.
> Contratti di lavoro collettivi, tre su cinque sono scaduti
Questi potranno anche accedere su base volontaria alle azioni dell’azienda o alle quote di capitale tramite associazioni, fondazioni o altri strumenti ad hoc. L’ultima versione del disegno di legge sembra che preveda anche il coinvolgimento del lavoratore tramite la partecipazione dei loro rappresentanti in seno al CdA.
Il disegno di legge oggi in discussione non spiega nei dettagli le modalità di coinvolgimento dei lavoratori ma prevede una serie di strumenti per realizzarlo:
- procedure di informazione e consultazione preventiva a carico dell’impresa nei confronti delle organizzazioni sindacali, dei lavoratori, o di appositi organi individuati dal contratto medesimo
- procedure di verifica e controllo dell’applicazione e degli esiti di piani di gestione aziendale, strategie industriali e decisioni concordate attraverso l’istituzione di organismi congiunti, paritetici
- organismi congiunti, paritetici o comunque misti, dotati di competenze e poteri di indirizzo, controllo o decisionali in materie quali ad esempio la sicurezza dei luoghi di lavoro e la salute dei lavoratori, l’organizzazione del lavoro, etc.
- partecipazione dei lavoratori dipendenti agli utili dell’impresa, nel rispetto dell’articolo 36 della Costituzione e della normativa vigente in materia di salario minimo legale
- partecipazione dei lavoratori all’attuazione e al risultato di piani industriali, con istituzione di forme di accesso dei rappresentanti sindacali alle informazioni sull’andamento dei piani medesimi
- partecipazione di rappresentanti dei lavoratori al consiglio di sorveglianza o al collegio sindacale
- accesso privilegiato dei lavoratori dipendenti al possesso di azioni, quote del capitale dell’impresa, o diritti di opzione sulle stesse, direttamente o mediante la costituzione di fondazioni, di enti appositamente costituiti in forma di società di investimento a capitale variabile, oppure di associazioni di lavoratori, i quali abbiano tra i propri scopi un utilizzo non speculativo delle partecipazioni e l’esercizio della rappresentanza collettiva nel governo della impresa, ovvero la istituzione di un fondo fiduciario in favore dei propri dipendenti, anche allo scopo di consentire il finanziamento di piani di successione aziendale
- percorso di subentro nella attività di impresa anche mediante l’impiego degli incentivi nazionali o regionali per l’autoimpiego in caso di percettori di sussidi e ammortizzatori sociali.