In questi ultimi anni la pensione, tanto per i dipendenti che per i lavoratori autonomi, sta diventando sempre di più un miraggio. Tra le varie riforme dei mesi passati e quelle che potrebbero arrivare nei prossimi, il risultato è che serviranno sempre più anni di lavoro e di contribuzione per raggiungere i requisiti minimi per ottenere la pensione, che, inoltre, potrebbe essere anche più bassa di quanto ci si aspettava.
Per questo motivo è importante provvedere autonomamente, per quanto possibile, ad integrare quanto verrà erogato dall’Inps. Ci sono diversi modi per farlo, uno di questi è la contribuzione volontaria. Vediamo allora di cosa si tratta e chi può aderirvi.
Cosa sono i contributi volontari
I contributi volontari sono una possibilità di integrazione della pensione messa a disposizione dall’Inps per particolari categorie di contribuenti, nello specifico:
- coloro che non lavorano (chi non ha mai svolto un’attività lavorativa o chi ha perso il lavoro);
- chi è in aspettativa non retribuita (per motivi famigliari, personali etc.);
- occupati part-time ad integrazione dei contributi ridotti che vengono versati con questo tipo di rapporto lavorativo.
► Contributi volontari 2014: aliquote e importi
Requisiti per il versamento dei contributi volontari
Per poter versare i requisiti volontari è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- aver versato già 5 anni di contributi
- aver versato 3 anni di contributi nei cinque anni precedenti la richiesta di contribuzione volontaria.
Come si pagano i contributi volontari
I contributi volontari all’Inps possono essere pagati attraverso una delle seguenti modalità:
- bollettino MAV da scaricare dal sito dell’Inps e da versare in banca
- con carta di credito sul sito dell’Inps o tramite il contact center dell’Istituto (803164)
- addebito in conto corrente