Le azioni ordinarie Fca saranno quotate sul New York Stock Exchange (Nyse) e si prevede lo siano a Milano. Cda delibera anche l’emissione di bond fino a 4 miliardi di euro da collocare entro il 2015.
È stato fatto un ulteriore passo verso la nascita ufficiale di Fiat Chrysler Automobiles: il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di fusione “transfrontaliera” e ha deliberato l’emissione di bond per un importo totale fino a 4 miliardi di euro da collocare presso investitori istituzionali entro il 2015. Ora manca solo il benestare definitivo degli azionisti che saranno convocati per l’ultima assemblea straordinaria a Torino, entro luglio.
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Dal consiglio Fiat esce Gian Maria Gros Pietro, presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo per rispettare le nuove norme europee sugli organi amministrativi che limita il numero delle posizioni in organi amministrativi di altre società che possono essere ricoperte da membri di organi di gestione di gruppi bancari. Lo sostituisce dal 23 giungo Glenn Earle, che è stato partner di Goldman Sachs e chief operating officer di Goldman Sachs International.
Fca avrà la sede legale in Olanda, sede fiscale nel Regno Unito, sarà quotata a Wall Street e sul Mercato Telematico Azionario di Milano. Fca sarà la holding del gruppo. L’approvazione del progetto – spiega il Lingotto – è un altro passo nel piano di riorganizzazione annunciato il 29 gennaio, dopo l’acquisto da parte di Fiat della restante partecipazione in Chrysler e il controllo quindi del 100%. Tra i movimenti tecnici previsti c’è anche l’acquisto da parte di Fiat Group Automobiles di tutta la quota in Fiat North America, la controllata che possiede Chrysler.
Stando al progetto di fusione gli azionisti Fiat avranno un’azione ordinaria Fca per ogni azione ordinaria Fiat detenuta. Con il nuovo assetto societario Exor e gli azionisti storici, che non venderanno azioni per una fase consecutiva di tre anni, peseranno il doppio in assemblea. Così il gruppo Agnelli continuerà ad avere il controllo della società anche in caso di diluizione nel capitale ordinario. «Il meccanismo di voto speciale è concepito – spiega il Lingotto – per favorire una base di azionariato stabile e premiare l’investimento nel lungo periodo».