Conviene investire sui bond Gazprom? Durante la scorsa settimana il colosso bancario americano Jp Morgan ha deciso di tagliarne il rating, cambiandolo da ‘neutral’ a ‘overweight’.
Appare opportuno effettuare un’analisi dettagliata. In primo luogo è necessario sottolineare la crisi dell’economia russa, causata proprio dalle pesanti sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Inoltre, l’economia russa è legata a doppio nodo con l’andamento dei prezzi del petrolio. Gazprom, sotto questo punto di vista, rappresenta una forte leadership nel comparto. I suoi utili sono strettamente connessi al prezzo del barile.
Gli esperti sottolineano:
Questa dipendenza si è sempre manifestata con una crescita ininterrotta dei prezzi del petrolio in rubli. Nella fase di aumento dei prezzi mondiali del petrolio, negli anni dal 2003 al 2010, il rublo ebbe addirittura modo di rafforzarsi, mentre con la stabilizzazione dei prezzi e poi con il loro calo a partire dal 2011 il rublo ha iniziato a indebolirsi, e nel corso di quest’anno la sua caduta è accelerata. Ora, però, alla vigilia della riunione dell’Opec, sembra che il prezzo del petrolio abbia trovato un floor, cioè un minimo da cui ripartire. Ragion per cui, è bene tornare a considerare l’investimento in aziende energetiche russe e in particolare in Gazprom e Rosneft. Queste società hanno interesse a che si aumentino le tariffe e i prezzi in rubli delle materie prime per l’esportazione al fine di conservare la produttività economica delle loro attività e il gettito fiscale necessario alle casse dello stato in tempi di crisi.
Nel contempo, non va sottovalutata la perdurante tensione geopolitica che sta causando uno spostamento degli investimenti verso l’estremo oriente e in particolare verso la Cina con la quale Gazprom ha stretto importanti intese commerciali per la fornitura di gas per un valore complessivo di 400 miliardi di dollari che prevede la fornitura di 30 miliardi di metri cubi di gas all’anno per 20 anni.