Il primo ministro greco Tsipras ha mandato una lettera a Bruxelles, dicendo di accettare alcune condizioni dei creditori e rimandando al mittente alcune proposte. Il Financial Times ha pubblicato questa lettera riservata. Proviamo a leggere le cose essenziali.
Tsipras ha detto ai creditori internazionali che praticamente accetterà ogni condizione posta alla Grecia. Poi il suo governo ha scelto il referendum e l’ha annunciato alla popolazione. Tsipras, in questo referendum, ha detto di votare no.
La questione della lettera è stata diffusa dal Financial Times che alla fine si è anche appropriato di una copia delle missiva inviata al presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, alla direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, e al presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.
Tsipras sostanzialmente ha detto che accetterà le condizioni poste dai creditori anche riguardo le riforme strutturali del Paese ma in cambio per la Grecia chiede:
1. che siano mantenuti gli sconti fiscali del 30% rispetto all’area continentale,
2. che sia annullata l’ultima riforma delle pensioni e ripristinata quella del 2010 che posticipa l’età pensionabile,
3. che siano cancellati gradualmente gli aiuti che portano le pensioni minime a 700 euro.
Questa una parte interessante della lettera:
La Repubblica greca è pronta ad accettare le proposte a patto che siano modifiche come indicato, con aggiunte e chiarimenti, nell’ambito di una estensione del prestito in scadenza e del nuovo (terzo) prestito che è stato richiesto oggi.
E questa la lettera originale.