I mercati asiatici, a metà del pomeriggio, si sono svegliati malamente dal torpore dei rialzi delle ultime settimane per scoprire che i dati che arrivano dalla Cina non sono affatto positivi e che c’è molta tensione sui titoli di stato, nonostante le banche centrali continuino ad iniettare liquidità sui mercati.
►La Cina zavorra la borsa giapponese
Ma cosa sta succedendo veramente? Scoprirlo è importante per diversificare gli investimenti. Prima di tutto bisogna fissare tre punti chiave: i rendimenti dei titoli di stato giapponesi sono in calo, l’economia cinese dà segnali di debolezza e lo yen è più forte del previsto. I mercati azionari giapponesi sono quindi stati travolti dal cosiddetto sell-off che ha determinato un effetto a catena su tutti gli altri mercati mondiali.
►Squinzi pessimista sull’Italia
Le azioni giapponesi, in generale, hanno ceduto il 7 per cento e dopo Fukushima si tratta del crollo più consistente. Il Nikkey ha chiuso quindi la seduta di oggi con una flession del 7,3 per cento. Secondo un analista della società IG Markets, tale Stan Shamu, si sta procedendo verso la correzione del mercato e gli investitori hanno intenzione di fissare i loro guadagni. Fino a questo momento, gli stessi investitori che chiamiamo in causa, hanno iniettato nel mercato giapponese circa 60 miliardi di dollari da gennaio fino alla fine di aprile.