Spesso i contribuenti si trovano in credito con il Fisco per aver versato, a seguito della dichiarazione dei redditi, delle imposte e delle tasse che, l’anno successivo, si sono rivelate superiori rispetto al reale importo da pagare.
Nella maggior parte dei casi si tratta di somme piuttosto basse che vengono rimborsate direttamente dal sostituto d’imposta o dall’ente pensionistico nella busta paga o nella pensione di luglio. Ci sono alcuni casi, una piccola percentuale del totale, però, in cui l’importo a credito è piuttosto alto: per importi superiori a 4.000 da quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha disposto maggiori controlli per verificare se queste somme siano davvero da rimborsare al contribuente o meno.
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Chi sarà interessato dai controlli extra per i rimborsi fiscali?
Questo nuovo piano di controllo delle dichiarazioni dei redditi con importi a credito superiori ai 4.000 euro è stato disposto dalla Legge di Stabilità e riguarda solo i contribuenti che compilano il modello 730 in una delle due seguenti circostanze:
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superamento della soglia di 4.000 euro per detrazioni per familiari a carico,
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superamento del tetto dei 4mila euro in presenza di crediti d’imposta dovuti a dichiarazioni degli anni precedenti.
Nel caso in cui i controlli extra effettuati su queste dichiarazioni non diano risultati per cui si possa pensare ad un illecito, il rimborso spettante sarà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, ma non prima del mese di dicembre: l’Agenzia si è data sei mesi di tempo per le verifiche dalla scadenza dei termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi con il 730 (ovvero giugno), ma, dato che al momento le dichiarazioni da controllare non dovrebbero superare l’1% del totale, è possibile che già entro l’autunno le quote spettanti di rimborso verranno erogate.