Una recente indagine compiuta dal Centro Studi di Unimpresa ha rilevato che negli ultimi tempi è tornata a crescere la propensione al risparmio degli italiani. In effetti, gli ultimi dati relativi al calo dei consumi e alla flessione continua della vendite al dettaglio fanno decisamente pensare alla messa in atto di strategie di risparmio, che portano i risparmiatori a limitare le spese e a lasciare i soldi nelle banche.
> Vendite al dettaglio in calo nel primo semestre del 2013
Nel mese di giugno 2013, ad esempio, i risparmi delle famiglie sono aumentati del 5,55%, passando dai 804,9 miliardi di euro di giugno 2012 agli attuali 849,6 miliardi, con un incremento pari a 44,6 miliardi. Il presente fenomeno finanziario ha interessato diverse categorie di persone, dai privati, alle imprese, alle famiglie, agli intermediari finanziari. In generale, quindi, secondo i dati Istat la propensione al risparmio delle famiglie italiane a luglio 2013 risultava essere pari al 9,3%, con un incremento di quasi un punti percentuale rispetto alle medie del 2012.
> Consumi in calo del 4% nel primo semestre 2013
Il lato sicuramente positivo di questa situazione è che è possibile anche rilevare una inversione di tendenza rispetto al fenomeno che si era verificato nei mesi passati, quando gli italiani erano sempre più spesso costretti ad intaccare le riserve di famiglia per arrivare a fine mese. Oggi invece le paure economiche frenano le spese.