Crescita globale, l’opinione del Fmi

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Durante il primo semestre del 2015 la crescita globale rimane moderata ed è diminuita in confronto al semestre precedente, a seguito di un ulteriore rallentamento delle economie emergenti e una debole ripresa nelle economie avanzate.

 

Ciò emerge da un documento preparato dallo staff del Fmi (Fondo Monetario Internazionale) in vista dei lavori del G20 di Ankara:

In un contesto di crescente volatilità dei mercati finanziari, flessione dei prezzi delle materie prime, indebolimento dei flussi di capitale in entrata e deprezzamento delle valute dei mercati emergenti, i rischi per le prospettive sono saliti, soprattutto per i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo.

La transizione della Cina verso tassi di crescita più bassi ” sebbene in linea con le attese, sembra avere ripercussioni esterne più vaste di quanto previsto, come evidenziato dal calo dei prezzi delle materie prime e delle azioni”. Secondo l’istituto di Washington, la frenata di Pechino ha avuto inoltre effetti negativi sui volumi del commercio globale, che ” si sono contratti nel secondo trimestre, mettendo in luce l’incapacità degli investimenti di crescere come previsto”. ” In Cina, sulla scia di una dovuta correzione nel settore delle costruzioni, gli investimenti hanno rallentato rispetto all’anno scorso ma la crescita dei consumi è rimasta stabile”, prosegue la nota, ” con la contrazione delle importazioni, le esportazioni nette hanno contribuito positivamente alla crescita nonostante dati più deboli del previsto”.

Il recente tonfo dei mercati finanziari ” non dovrebbe scoraggiare le autorità cinesi a portare avanti riforme che diano ai meccanismi di mercato un ruolo più decisivo nell’economia, eliminino le distorsioni e rafforzino le istituzioni”.

 

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