L’Istat ha rilevato che durante il mese di ottobre l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie ha fatto registrare una crescita dello 0,1% in confronto al mese di settembre e una crescita dell’1,0% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno.
Nel complesso, durante i primi dieci mesi di quest’anno la retribuzione oraria media ha fatto segnare un incremento dell’1,2% in confronto al corrispondente periodo del 2013.
Facendo riferimento ai principali macrosettori, a ottobre le retribuzioni contrattuali orarie hanno fatto segnare un aumento su base tendenziale pari all’1,3% per i dipendenti del comparto privato e una variazione nulla per i dipendenti della pubblica amministrazione.
I comparti che a ottobre hanno esposto gli incrementi tendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,5%), estrazione minerali (3,2%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%). Sono da tenere in considerazione le variazioni nulle nel comparto del commercio e in tutti i settori afferenti alla pubblica amministrazione. Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di ottobre è stato ricevuto un solo accordo e nessuno è scaduto.
Alla fine del mese scorso, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo si è attestata al 56,4% nel complesso dell’economia e del 43,7% nel settore privato. L’aspettativa del rinnovo per i lavoratori che hanno il contratto scaduto è in media di 35,1 mesi per il totale dei dipendenti e di 19,7 mesi per i dipendenti che fanno parte comparto privato.
In conclusione, l’Istituto di statistica ha segnalato che alla fine dello scorso ottobre i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica sono concernenti il 43,6% degli occupati dipendenti e corrispondono al 40,6% del monte retributivo che è stato fatto osservare.