Crisi aziendali, il Governo Renzi ha già risolto 40 casi

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Sono passati 300 giorni dall’insediamento del governo Renzi. In questo tempo, l’esecutivo è riuscito a risolvere ben quaranta crisi aziendali.

Un annuncio trasmesso in maniera trionfale da Palazzo Chigi, arrivato successivamente all’accordo per il salvataggio di Ast, ma le parti sociali contestano una lettura dei numeri frettolosa che non rappresenta la realtà. Sono infatti numerosissime le aziende ancora in crisi. Anche tra quelle che il governo considera come salvate.

Di più, l’osservatorio della Uil rileva un trend peggiore rispetto a quello tenuto dal governo Letta: nel 2013 le crisi risolte furono 62, mettendo al riparo 12mila posti di lavoro. Quest’anno, nonostante l’impegno di Renzi e del ministero dello Sviluppo economico i tavoli di crisi sono aumentati: la Uil ne contava 137 a febbraio e addirittura 153 a novembre, “con centinaia di migliaia di lavoratori coinvolti” dice Paolo Carcassi, segretario confederale Uil.

D’altra parta l’accusa al governo è la medesima che veniva indirizzata agli esecutivi precedenti: si affrontano le emergenze senza avere un piano di politica industriale:

Tutte le decisioni vengono prese senza tenere in considerazioni le dinamiche dei singoli settori. Con un’azione ad ampio raggio sarebbe più facile prevenire e soprattutto intervenire, invece siamo sempre ad aspettare il cavaliere bianco. L’esempio più ricorrente è quello dell’acciaio, da Ast a Lucchini fino all’Ilva, solo che per Taranto compratori non ce ne sono e toccherà allo Stato intervenire. Gli addetti ai lavori vorrebbero invece che l’esecutivo si sforzasse di capire gli assetti dei singoli settori per scegliere quali sono strategici per il Paese, dove si possono creare le sinergie e dove invece il terreno non è abbastanza fertile per insistere. Il rischio altrimenti è quello di gettare soldi a pioggia senza ottenere risultati efficaci. E anche così che si spiegano, dunque, i casi di quelle aziende che per il governo non sono più in crisi, ma che invece rappresentano ancora un problema per il tessuto socio-economico del Paese.

 

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