Se negli ultimi cinque anni l’ intero settore dell’ industria italiana ha dovuto affrontare, a causa della crisi economica, la perdita di circa 674 mila posti di lavoro, le ultime previsioni per la conclusione dell’ anno 2013 non sono ugualmente buone. Lo afferma, nello specifico, il X Rapporto Cisl Industria, che prevede una ulteriore crisi occupazionale che potrebbe mettere a rischio il posto di lavoro di oltre 123 mila lavoratori equivalenti.
>Non calo ma crollo della produzione industriale
L’ annuale rapporto elaborato dal Dipartimento industria della Cisl afferma anzi che le perdite per il settore dell’ industria e dell’ edilizia nel corso di questo anno potrebbero raggiungere le 300 mila unità, considerando anche la percentuale di lavoratori che finirà all’ interno della cassa integrazione ordinaria (CIG).
>Crolla il settore dell’edilizia
I dati raccolti dagli analisti Cisl, infatti, parlano essenzialmente la lingua dei numeri negativi. Dal 2008 al 2012 in Italia l’ occupazione è scesa in generale del 2,4%, con una riduzione del PIL pari al 6% e percentuali ancora più alte nei settori produttivi. L’ industria ha infatti perso l’ 8,3%, con una riduzione di oltre 415 mila occupati, mentre il comparto dell’ edilizia ha perso il 13,2% degli addetti, per un totale di quasi 260 mila unità.
E nel primo trimestre del 2013 Unioncamere registra comunque un tasso di crescita negativo delle imprese dello 0,51%, mentre anche gruppi come Enel, Finmeccanica, e Poste annunciano numerosi esuberi.