Solo sei pagine per un documento che, almeno nelle intenzioni del Governo di Matteo Renzi, dovrà garantire all’Italia nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, e garanzie a chi ha perso l’occupazione in questi anni di crisi perdurante.
Il documento è stato recepito dal Quirinale che, dopo il primo esame, lo trasmetterà prima al Parlamento e poi al Senato. In poco tempo, data l’urgenza della questione, si dovrebbe arrivare alla stesura degli emendamenti attuativi.
Quindi siamo ancora al punto di partenza: Matteo Renzi e la sua squadra hanno redatto una legge delega, ovvero un documento in cui sono contenuti i principi e i criteri di base perché ognuna delle misure in essa contenute possano dare i risultati sperati. Ma le indicazioni sono molto chiare, vediamo di cosa si tratta.
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Rimozione dell’articolo 18, almeno per tre anni
Uno dei punti più importanti della legge delega riguarda il tanto discusso articolo 18: in sostanza i datori di lavoro potranno stipulare dei contratti a tempo indeterminato, che però avranno delle garanzie minori rispetto a quelli attuali. Ciò vuol dire che, se entro i tre anni previsti dalla sperimentazione il rapporto di lavoro non dà i suoi frutti, il datore può licenziare il lavoratore senza rischio di vertenza.
Ammortizzatori sociali per tutti, ma con alcune limitazioni
La cassa integrazione potrà essere concessa solo nel caso in cui vi sia possibilità di recupero (ovvero non sarà data ai lavoratori licenziati per chiusura dell’azienda).
Ma chi perde il lavoro, anche i famosi lavoratori atipici, potranno usufruire dell’Aspi.
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Tutele anche per i co.co.co
La legge deroga prevede l’estensione delle garanzie e delle tutele anche per i lavoratori atipici e si potranno utilizzare i voucher lavoro per tutti i settori produttivi.