La Banca D’Italia ha diffuso i nuovi dati relativi alla situazione del debito pubblico italiano. Anche nel mese di gennaio 2013 si è potuto registrare un incremento di quest’ultimo, che ha guadagnato, per così dire, altri 34 miliardi. Grazie a questo ultimo incremento il debito pubblico del nostro paese ha potuto così raggiungere la quota record di 2.022,7 miliardi di euro, una cifra che segna contemporaneamente anche il suo massimo storico.
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Sembra che ad incidere in modo particolare sul debito siano state, nell’ultimo periodo, le spese dell’amministrazione centrale, che hanno influito per 34,5 miliardi, mentre è diminuita la spesa delle amministrazioni locali ed è rimasto invariato il contributo degli enti di previdenza.
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L’aumento del debito pubblico italiano avviene tra l’altro in un momento in cui la stessa BCE, come scritto nell’ultimo bollettino mensile pubblicato, ha invitato i paesi europei con forti debiti pubblici a risolvere al più presto il problema del rapporto debito/PIL in modo da agevolare meccanismi positivi di ripresa. Da questo punto di vista l’Italia si trovava a dicembre 2012 a quota 127% nel rapporto debito-PIL, molto più della media europea, che si attestava invece suui 90%. Ma livelli particolarmente alti del debito pubblico hanno sicuri effetti negativi sulla crescita di lungo periodo, cosìcché sarà necessità dell’Italia invertire al più presto il trend negativo del debito.