Quella del Redditometro che debutterà proprio nei prossimi giorni è stata già ribattezzata da molti “versione soft”, cioè una variante decisamente addolcita di quella che era stata inizialmente prospettata mesi addietro.
> Il Fisco ribadisce la non retroattività del redditometro
Dopo mesi di accese polemiche, infatti, il Fisco sembra aver trovato una giusta misura su cui fare affidamento: una soluzione, in definitiva, non coercitiva o penalizzante per i piccoli risparmiatori, ma che punta a smascherare solo i grandi evasori.
> Conto alla rovescia per il Redditometro
A dover giustificare le loro spese saranno chiamati, infatti, solo i contribuenti che spenderanno cifre 10 volte superiori al loro reddito, ovvero, a livello statistico, all’ incirca 36 mila persone in Italia. Solo per questi “spendaccioni”, di conseguenza, entreranno in funzione le tanto temute medie Istat, che tra le altre cose verranno utilizzate anche per i consumi relativi ad abbigliamento e alimentari.
Per tutti gli altri contribuenti, invece, non solo le medie Istat non troveranno applicazione, ma nell’ eventualità di un loro utilizzo non saranno neanche impiegate per cibo e vestiario.
E mentre si aspetta l’ entrata in funzione del Redditometro, l’ Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito uno strumento che ne simula il funzionamento, il Redditest, che sicuramente apprezzeranno i contribuenti più curiosi.