Decreto attuativo per le ZFU

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 E’ dal 2006 che si parla di Zone Franche. Un progetto da sempre voluto da tutte le compagini politiche che però non è mai riuscito a decollare veramente e che ora viene riproposto, prima dal decreto crescita bis del governo tecnico e adesso con il decreto attuativo firmato in questi ultimi giorni dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Economia.

L’obiettivo del piano è di individuare le aree che potranno essere considerate delle zone franche e, allo stesso tempo, proporre un programma di incentivi e agevolazioni per le micro e piccole imprese da finanziare con i fondi europei del periodo 2007-2013 e con le risorse regionali.

Quali sono le zone franche?

Nel complesso nel decreto attuativo sono state individuate 44 zone franche, tutte situate nelle regioni del sud della penisola. Per la Campania ci sono Napoli, Mondragone, Aversa, Benevento, Casoria, Portici (centro storico e zona costiera), San Giuseppe Vesuviano, Torre Annunziata.

La Puglia partecipa con Andria, Lecce, Taranto, Barletta, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in Colle; in Calabria sono state selezionate Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Corigliano, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia. La regione Sicilia -che si avvale anche della con legge regionale del maggio 2010- partecipa al piano con Aci Catena, Acireale, Catania, Erice, Gela, Barcellona Pozza di Gotto, Castelvetrano, Giarre, Messina, Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Bagheria, Enna, Palermo (Brancaccio), Palermo (Porto), Vittoria.

Le ultime zone franche sono state individuate, anche se per ora solo in via sperimentale, in Sardegna e sono i comuni della provincia sarda di Carbonia-Iglesias.

Quali sono gli incentivi previsti per le zone franche selezionate?

Il provvedimento attuativo è ancora in fase di perfezionamento, ma si sa già quali saranno gli incentivi e le agevolazioni riservate a queste zone (tutte concesse secondo  il regime “de minimis“, quindi al massimo 200mila euro in tre anni).

Nello specifico queste zone potranno accedere a:

1. esenzione dalle imposte sui redditi fino a 100mila euro per periodo di imposta, con possibilità di maggiorare il limite di 5mila euro per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato;
2. esenzione quinquennale dall’Irap
3. esenzione Imu per gli immobili collocati nella Zfu e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica
4. esenzione del versamento dei contributi per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato o per periodi maggiori a 12 mesi.

Quali sono i requisiti minimi per accedere alle agevolazioni delle ZFU?

Il primo requisito per poter accedere alle agevolazioni previste dal decreto attuativo per le zone franche è quello di essere titolari di una micro o piccola impresa che svolga le sue attività al’interno delle ZFU.

La domanda per ottenere le agevolazioni deve essere presentata nei termini che saranno indicati nel bando del ministero dello Sviluppo economico e dovrà contenere l’indicazione dell’importo delle agevolazioni richiesto e le eventuali agevolazioni già ottenute a titolo di de minimis nell’anno in corso e nei due precedenti.

 

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