Deutsche Bank rischia una perdita record ante imposte di oltre 6 miliardi di euro nel terzo trimestre che porterà a una diminuzione o una cancellazione del dividendo per il 2015, atteso fino a ieri a 0,75 euro per azione.
Il profit warning arriva poco dopo la scelta del gigante bancario tedesco di mettere al timone come ceo, John Cryan, esattamente a luglio e con la promessa di un taglio dei costi. Secondo quanto riferito a Reuters da fonti, Deutsche Bank sta pianificando tagli al personale: in passato si era parlato di forbici fino a 25mila posti di lavoro.
Il gruppo è pronto a iscrivere a bilancio enormi svalutazioni sulla sua unità investment banking e sulle due attività destinate alla dismissione, la banca retail Postbank e la partecipazione nella cinese Hua Xia Bank: solo quest’ultima voce dovrebbe pesare per 600 milioni di svalutazioni. A ciò, si aggiungerebbero 1,2 miliardi di accantonamento per eventuali dispute giudiziarie, in particolare sulla manipolazione del Libor. Sui conti pesano 5,8 miliardi di oneri straordinari a causa delle esigenze di adeguare i requisiti patrimoniali.
“La notizia non è buona, e mi aspetto che un certo numero di voi ne resterà molto deluso”, ha detto il ceo Cryan in una lettera aperta al personale. Il capo esecutivo aveva avvertito il personale, non appena entrato in carica, del fatto che la performance “da nessuna parte è abbastanza buona”. Il nuovo numero uno dell’istituto tedesco, Cyran, vuole fare pulizia nei conti e cambiare rotta rispetto al suo predecessore. Dopo un pesante ribasso nel mercato after-hour di New York, il titolo a Francoforte ha retto bene all’annuncio.Jon Peace, analista di Nomura, spiega infatti al Financial Times che, sebbene l’impatto dei costi e il taglio del dividendo siano peggiori delle attese, “il mercato sta prezzando una ricapitalizzazione; se Cryan convincerà gli investitori che non sarà necessaria, ci saranno possibilità di risalita delle azioni”.