Se n’è parlato a lungo perché il PD e il M5S hanno dovuto ribadire la paternità della proposta. Alla fine il PD che non è stato il capofila dell’iniziativa, è riuscito a comunicare meglio le sue intenzione e molti hanno finito per credere che il 5×1000 all’edilizia scolastica fosse un’altra lodevole iniziativa democratica.
E se anche fosse così? Dov’è finito? Chi ha mostrato in questi mesi un po’ di sensibilità per la causa in questione, anche a seguito degli incidenti nelle scuole e chi ha sentito il premier ripetere più volte che l’edilizia scolastica è al centro dei pensieri del governo, si è chiesto come fosse possibile la sua assenza dalla dichiarazione dei redditi.
In realtà quest’anno e nel futuro prossimo non sarà possibile devolvere il 5×1000 all’edilizia scolastica perché la normativa è stata stralciata dal DDL Buona Scuola.
> Piano scuola 2014/2017: Edilizia Scolastica e Deroga Riforma Fornero
Se volessimo ricapitolare un po’ la questione dovremmo dire che: per fare tutte le riforme non ci sono soldi e quindi ci saranno ancora tagli (anche a seguito dell’affare pensioni!). La scuola però non passerà in secondo piano e ci saranno dei fondi, anche se pochi, devoluti alle scuole che ristrutturano gli edifici. Se però si volesse qualche fondo in più tramite la dichiarazione dei redditi, bisognerà abituarsi al fatto che è tutto cambiato.
Arriva forte e chiara la condanna dell’On. Carriello del M5S che si era fatto promotore e capofila di questa iniziativa:
Uno scempio: 8xmille a edilizia scolastica “cancellato” dal #Ddlscuola In pratica con l’art 21 appena approvato hanno…
Posted by Francesco Cariello on Martedì 19 maggio 2015
Di contro si scopre con rammarico che invece le detrazioni fiscali per le famiglie che scelgono la scuola paritaria, saranno ancora possibili. E la scuola pubblica?
Da @Montecitorio sì a detrazioni fiscali per chi manda i figli nelle scuole paritarie #labuonascuola art.19
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 19 Maggio 2015