Nell’Eurozona, uno dei problemi principali che contribuiscono a bloccare la ripresa, è la difficoltà da parte delle Piccole medie imprese ad ottenere una linea di credito da parte delle banche.
A tuonare su questa questione è proprio la Banca Centrale Europea che accusa il sistema creditizio soprattutto nei paesi dove le difficoltà sono visibili ancor di più.Ogni giorno in Italia, sono migliaia gli imprenditori che sono costretti a gettare la sugna di fronte alla mancanza di liquidità ed al mancato supporto da parte della banca di fiducia, che nega l’aiuto. Secondo il consigliere della Bce, Yves Mersch, “ ci sono imprese che sono costrette a chiudere non perché mancano di un modello di businnes, ma perché avevano la loro base nel posto sbagliato e non potevano avere accesso ai finanziamenti”.
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Il divario tra le imprese che mostrano più sofferenze e quelle che invece sono in utile rimane ancora ampio con numeri maggiori soprattutto tra le prime, anche se sembra che i numeri ora mostrino una diminuzione della parte sofferente. Comunque la situazione resta precaria secondo un indagine condotta dall’Istituto di Francoforte su una base di 8mila imprese coinvolte.
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Soprattutto in Italia sembra che le cose non volgano al meglio, ma rilevino un ulteriore peggioramento: infatti la disponibilità del credito bancario rispetto alla precedente indagine è peggiorata passando da un -7% ad un -33%.
Il paese invece che mostra un miglioramento è la Germania, mentre la percentuale di prestiti negati risulta ancora in peggioramento in Francia Italia e Spagna, dove gli importi sono diminuiti e le scadenze si sono accorciate