L’Antitrust europeo ha ratificato e vincolato gli impegni a tagliare le commissioni da parte di Visa Europe, ad un tetto massimo dello 0,3 per cento della transazione effettuata mediante carte di credito.
Un livello, questo che tocca molto da vicino anche il mercato del credito italiano e che prevede riduzioni del 40-60 per cento in considerazione ai valori attuali, stando a quanto è stato detto dall’esecutivo comunitario tramite una nota. Visa Europe ha in ogni caso accettato di rivedere le sue procedure in modo da avvantaggiare la concorrenza trans frontaliera.
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Tale procedura che è stata posta in atto dell’Antitrust non riguarda soltanto l’Italia, ma anche altri paesi come il Belgio, l’Ungheria, l’Irlanda, la Lettonia, il Lussemburgo, Malta, l’Olanda e la Svezia. “Notizie eccellenti per i consumatori”, secondo il vicepresidente della commissione Joaquin Almunia, responsabile della concorrenza, dal momento che queste commissioni “finiscono per scaricarsi sul conto pagano dagli utenti”.
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L’Unione Europea nota come gli europei effettuino il 40 per cento dei loro pagamenti non in contanti ma attraverso l’utilizzo di carte di pagamenti. Le commissioni in questione vengono pagate dalle banche commerciali (sulle quali l’utente ha il conto corrente) alle banche emittenti. La decisione comunque presa dall’Antitrust europeo arriva in base ad una indagine in corso ormai da diversi anni, e che nel 2010 aveva già fatto prendere alcuni impegni da parte di visa a cui però, nel 2012, l’Antitrust aveva risposto chiedendo di più.