L’Italia, in questo momento, non è un paese per grandi investitori. Infatti nonostante le raccomandazioni del premier che invita tutti a riportare i soldi in patria, non ci sono degli asset davvero convenienti per chi in borsa vuole ottenere bei rendimenti.
►Il governo portoghese resiste alle pressioni
Nonostante le agenzie di rating provvedano periodicamente a declassarci e nonostante dalla BCE arrivi puntualmente il sostegno monetario all’economia, c’è ancora qualcosa che non va. L’Eurostat, per esempio, illustra una crescita incredibile del debito italiano che è arrivato ad essere il 130 per cento del PIL.
Se in tal senso fosse stilata una classifica europea, potremmo trovare l’Italia al secondo posto subito dopo la Grecia che nel primo trimestre dell’anno in corso aveva un debito pari al 160,5 per cento del PIL. Il debito nell’Eurozona, così, continua ad aumentare e se si considerano i 17 paesi che fanno parte dell’unione monetaria si scopre che hanno un debito complessivo pari al 92,2 per cento del PIL mentre l’Europa a 27 arriva addirittura ad un debito dell’85,2 per cento.
►Previsioni e borse legate alla Cina
I dati di cui parliamo, anche per l’Italia, sono stati rilevati nel primo trimestre dell’anno. Se si fa un confronto tra l’ultimo trimestre del 2012 e il primo del 2013 si nota un incremento dell’indebitamento visto che il rapporto precedente era fermo al 127 per cento.