Secondo i dati emessi dal Cerved il terzo trimestre del 2013 ha segnato una lieve inversione di tendenza, la prima dall’inizio della crisi, nel campo dei protesti e dei tempi di pagamento.
Le imprese protestate sono scese a 62 mila, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre i pagamenti vengono onorati nel tempo medio di 77,7 giorni, con un anticipo di 3,5 giorni.
Tra i mesi di luglio e settembre dello scorso anno in Italia si sono contati 196 mila protesti a carico di circa 62 mila aziende, segnando così una diminuzione rispettivamente del 7,2% e del 6% al confronto con i dati dell’anno precedente. Il miglior andamento è dovuto in buona parte al calo di protesti registrato nel settore delle imprese individuali a cui carico sono stati levati 41.000 protesti, con una decrescita dell’8,5%.
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La diminuzione del numero dei protesti si accoppia ad un altro indice positivo che deriva dalla diminuzione del valore dei mancati pagamenti: la scorsa estate non è stato saldato il 31,7% del valore delle fatture in scadenza contro il 32,9% dello stesso periodo del 2012.
Anche i tempi di incasso delle fatture si sono ristretti: le imprese hanno infatti pagato mediamente in 77,7 giorni, ossia con una tempestività maggiore di tre giorni e mezzo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Secondo l’analisi del Cerved questi dati , sia pur marginali e prematuri rispetto all’ipotesi di una fine della crisi, rappresentano un segnale incoraggiante destinato a consolidarsi anche nei dati dell’ultimo trimestre 2013, in corso di elaborazione.