Il processo di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è iniziato, anche se sarà spalmato in tre anni. La dieta dei soldi ai politici, dunque, è stata avviata.
Ma la strada da fare per diminuire i costi degli organi costituzionali è interminabile.
Si pensi, nello speficio, ai costi sostenuti dai contribuenti per il funzionamento della Camera e del Senato.
Durante lo scorso anno, il Parlamento nel suo insieme è costato al bilancio dello Stato un miliardo e mezzo di euro. Si tratta in altri termini dello 0,1% del Pil se ne è andato per il funzionamento delle due assemblee legislative. Troppo.
Il cambiamento, tuttavia, è nell’aria. A partire dal fatto che i presidenti Boldrini e Grasso appena insediati si sono tagliati lo stipendio del 30 per cento.
Sono arrivati anche, presso la Camera, tagli sulle cariche interne dei deputati e sui contributi finanziari ai gruppi parlamentari per 8,5 milioni di euro. Ma in sostanza ancora si risparmia solo l’1 per cento. Una goccia nel mare.
Dal 2013 rispamio secco del 5 per cento. Occorre solo questo per parlare di rivoluzione copernica per i costi della politica? Assolutamente no. Le misure sono fragili, con scarso valore.
Camera e Senato costano ancora troppo e sono molte le ricerche che dimostrano che il nostro Parlamento costa il doppio rispetto alle assemblee dei nostri partner europei.
In soldoni ciascun addetto alla Camera, dal barbiere, all’autista, al commesso fino al segretario generale ha uno stipendio medio annuo lordo di oltre 150mila euro. Diecimila euro al mese per 15 mesi. Nessuna impresa privata o pubblica al mondo si può permettere il ‘lusso’ di pagare ogni dipendente una cifra così alta.
Se, poi, agli stipendi sommiamo i contributi il costo è di 287 milioni. Sommando anche pensioni degli ex-dipendenti, che costano altri 216 milioni, il prezzo sale a 500 milioni di euro. Un’enormità.
Pagamento deputati
Continuando, tra indennità e pensioni, per il pagamento dei deputati la Camera spende 300 milioni. Di conseguenza, del miliardo che lo Stato mette a disposizione ogni anno, 800 milioni servono solo a pagare stipendi e pensioni (d’oro entrambe a deputati e dipendenti).
La strada per diminuire i costi della politica è, come ben vediamo, infinita.