La Svezia sarà per l’ennesima volta il paese che farà da apripista ad inserire al suo interno ancora nuovi modelli innovativi di economia sociale. Questa volta si tratta di orario di lavoro con l’idea sperimentale e innovativa di portare a sei le ore di lavoro al giorno in quanto darebbero la possibilità, secondo alcuni politici, di essere non solo più efficenti ma soprattutto più in salute.
La città svedese di Goteborg sta sperimentando per prima l’idea. Francia e Venezuela ci avevano già provato per sommi capi – in Francia le ore sono 35 – ma con risultati alterni. La proposta della coalizione al governo è di fare una prova di un anno in cui alcuni funzionari pubblici saranno analizzati con il nuovo modello e con stipendi uguali a quelli di chi farà gli orari tradizionali. Non è ancora chiaro come sarà calcolata la pausa pranzo.
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“Faremo un confronto dei due sistemi e vedremo i pro e i contro”, ha detto a The Local il consigliere comunale Mats Pilhem, membro del partito di Sinistra. “La speranza è che i membri dello staff prenderanno meno giorni di malattia e che si sentano meglio fisicamente e mentalmente dopo aver lavorato meno ore al giorno” e avere più tempo libero a disposizione.
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Pilhem è convinto che l’aumento dell’efficienza sul posto di lavoro consentirà anche di creare nuovi posti di lavoro a Goteborg, Dal canto suo, il partito di opposizione dei Moderati, ha accusato la Svezia di fare una campagna populista per guadagnare consensi in vista delle prossime elezioni.