Il mercato americano è profondamente intrecciato, in queste ore, con lo sviluppo e l’esito delle elezioni presidenziali americane. Ci sono tuttavia dati ed elementi che stanno avendo un leggero effetto sulle quotazioni di Wall Street, per esempio i dati sull’occupazione.
Prima delle elezioni americane, il mercato ha avuto soltanto un indicazione per la definizione dei trend, vale a dire la pubblicazione dei dati sull’andamento della disoccupazione negli States in ottobre.
Il tasso di disoccupazione si è tenuto al di sotto della cosiddetta soglia psicologica di sicurezza fissa all’8 per cento, ma gli investitori e i cittadini non gioiscono nel prendere visione che l’indice di disoccupazione per ottobre 2012 è del 7,9%. E’ aumentato dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente.
Questo aumento dell’indice non è stato arginato nemmeno dall’incremento del numero dei lavoratori del settore non agricolo che sono aumentati di ben 117 mila unità. In realtà i dati sulla disoccupazione sono tratti dalla banca dati degli uffici di collocamento, mentre i dati sui lavoraotri del settore agricolo sono tratti dalle statistiche sulle buste paga.
A livello generale, il leggero aumento del numero degli iscritti alle liste di disoccupazione, è valutato positivamente dagli investitori che leggono in questo comportamento una rinnovata voglia di cercare lavoro da parte degli americani.