In una intervista rilasciata a Bloomberg Tv, noto canale internazionale dedicato all’ economia e alla finanza, in occasione degli incontri del G20 di Mosca, il Ministro del Tesoro italiano, Fabrizio Saccomanni, ha svelato parte dei piani del Governo per ridurre il debito pubblico.
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Il Ministro ha parlato, infatti, di una possibile cessione delle controllate storiche del Tesoro, Eni, Enel e Finmeccanica, o meglio di una riduzione delle loro quote pubbliche, che ogi ammontano a circa il 30%.
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Scopo ultimo dell’ operazione della vendita dei pacchetti azionari sarebbe quello di diminuire il debito dello Stato al fine di rendere l’ Italia più appetibile agli investimenti esteri, per cui oggi appare poco attrattiva.
Entrando nel vivo della questione, c’è anche chi fa notare che, scendendo sotto la quota del 30% di partecipazione, lo Stato potrebbe contribuire a rendere le controllate più contendibili. Al Tesoro rimarrebbe, però, la possibilità di esercizio della golden share, ovvero la possibilità di opporre un rifiuto alla vendita delle quote delle partecipate a favore di azionisti non graditi.
La cessione delle azioni delle controllate, tuttavia, dovrebbe essere accompagnata da una serie di altre cessioni, come quelle relative agli immobili di proprietà demaniale.