Quando i due coniugi vivono in due comuni diversi, l’abitazione di ognuno può beneficiare dell’esenzione dell’Imposta municipale unica. La precisazione è arrivata direttamente dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Parliam, pertanto, dell’abitazione principale introdotta con la Legge di Stabilità, che riguarda un nucleo familiare che ha stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in differenti comuni.
Per la precisione, dal primo gennaio di quest’anno il fabbricato (prevalendo lo stato di abitazione principale) usufruisce dell’esenzione per intero. Viene, pertanto, ribadito che le case assegnate dagli Iacp nel caso in cui dispongono delle caratteristiche di immobili sociali (Dm del 22 aprile 2008) sono escluse dal pagamento dell’imposta.
> Imu: esenzioni per i coniugi residenti in comuni diversi
Se non dispongono delle suddette caratteristiche beneficiano della detrazione di 200 euro in qualità di abitazione principale. Resta da esaminare il caso del conguaglio Imu inerente al secondo semestre dello scorso anno per i terreni agricoli che hanno goduto dell’esenzione soltanto per il primo semestre.
Parliamo di quasi la metà del suolo agricolo nazionale in quanto interessa i proprietari o gli usufruttuari aventi terreni concessi in affitto oppure quelli coltivati direttamente, ma da soggetti che non stanno negli elenchi previdenziali dell’agricoltura.
Sovente, capita di assistere anche alla situazione di terreni di proprietà di persone anziane, dunque non iscritte nella gestione previdenziale e coltivati precisamente da membri della stessa famiglia. In questo frangente nella determinazione dell’Imu per il secondo semestre dello scorso anno, il cui termine per versare la rata è scaduto il 16 dicembre 2013, c’erano stati dei problemi. Nel caso in cui il Municipio non avesse cambiato l’aliquota Imu dello scorso anno, fissandola in maniera uguale al 2012, l’Imu da versare per il 2013 era uguale a metà imposta calcolata su base annua.