Ricapitalizzazione da un miliardo di euro, col supporto della The Walt Disney Company (casa madre americana) per risalire la china. Questo l’ultimo sforzo comunicato da Euro Disney per colmare il debito abbisale che accompagna le sue sorti sin dalla nascita e che è peggiorato dopo che negli ultimi anni le cose si mettono male per via di un abissale calo delle visite.
I visitatori non sono più attirati dal grande parco di divertimenti parigino e le finanze continuano a scarseggiare.
Il programma annunciato oggi, il quale dovrebbe tradursi in una sorta di opa, potrebbe condurre a un ‘delisting’ ovvero all’uscita di Euro Disney dalla Borsa di Parigi.
Mediante la ricapitalizzazione l’azienda dovrebbe migliorare la sua situazione di cassa di quasi 250 milioni di euro e diminuire sensibilmente il debito sotto il miliardo di euro (in confronto agli 1,7 miliardi attuali). La ricapitalizzazione creerà un contributo in valuta di 420 milioni di euro, concessi o garantiti dalla Disney mediante aumenti di capitale di Euro Disney S.C.A. e della sua filiale operativa principale, come si evince dal comunicato. Inoltre, nella ricapitalizzazione è prevista la “conversione, per un ammontare di 600 milioni di euro, di parte dei crediti posseduti da Disney nel quadro dell’aumento di capitale di Euro Disney S.C.A. e della sua principale filiale operativa.Il piano condurrà anche al differimento del rimborso dei prestiti concessi da Disney, nonché al consolidamento delle linee di credito esistenti concesse da Disney, in un’unica linea di credito rinnovabile per un importo di 350 milioni di euro e che arriverà a scadenza nel 2023.
Saranno questi metodi sufficienti per far si che lo storico parco di divertimenti torni ad attrarre i bambini e in generale le famiglie di tutto il mondo come un tempo?