Arriva il primo rapporto Eurostat relativo al prodotto interno lordo pro capite delle regioni europee: lo studio è stato portato avanti con la nuova metodologia di calcolo della ricchezza che tiene in maggiore considerazione gli investimenti in ricerca e altre variabili economiche.
Ne viene fuori che un abitante della capitale inglese è oltre tre volte più ricco di un qualsiasi altro cittadino dell’Unione europea, mentre un abitante del Sud Italia è in genere di un terzo più povero della media Ue.
Londra si conferma così la zona più ricca d’Europa con un Pil pro capite espresso in parità di potere di acquisto che si attesta al 325% della media Ue. Mentre in media un cittadino Ue può contare su un reddito di 26.600 euro all’anno (dati 2013), un cittadino dell’area centrale di Londra può vantare entrate al lordo delle tasse pari a 86.400 euro. Alle spalle di Londra ci sono Lussemburgo, Bruxelles, Amburgo e Groningen (Olanda), mentre non ci sono regioni italiani tra le prime venti. Quanto meno, le regioni italiane non figurano nemmeno tra le ultime venti, dove spiccano invece la Mayotte (dipartimento francese d’oltremare al largo del Madagascar), e diverse regioni della Bulgaria, della Romania e dell’Ungheria.
I dati Eurostat confermano oltre a ciò l’allargamento del divario tra il Nord e il Sud dell’Italia. Tra il 2012 e il 2013, il Pil pro-capite delle regioni del Nord Italia è rimasto sostanzialmente stabile (restando di circa un quarto superiore alla media Ue), mentre è calato significativamente nel Sud e nelle isole (dove si attesta intorno al 63-64% della media Ue). La Calabria è la regione più povera d’Italia con un reddito medio pro-capite di 15.100 euro a fronte di una media del Nord Ovest d’Italia di 33.000 euro, e di 31.000 nel Nord Est.