Uno dei problemi più grandi dell’Italia, come ormai si sa da molto tempo, è l’evasione fiscale. Un tarlo che erode le possibilità di ripresa economica del paese bruciando ogni giorno milioni di euro.
E non si tratta di un modo di dire: secondo i calcoli della Uil, ogni minuto vengono evasi 374mila euro, che in una giornata diventano 500 milioni di euro. Una cifra altissima che dà conto di quanto elevato sia il numero degli evasori italiani, dovuta principalmente all’evasione dell’Iva.
E’ così, quindi, che la Uil ha deciso di lanciare una petizione per chiedere al Governo e al Parlamento di rivedere la normativa sulla tassazione, con la specifica intenzione di fare in modo che alcune spese possano essere dedotte dalle tasse.
Ma non solo. Sono cinque i punti di questa petizione – per aderire c’è tempo fino al 30 giugno: estensione del contrasto di interessi tra consumatori e fornitori, riorganizzazione dell’apparato statale per prevedere maggiori controlli sull’evasione, introduzione di sanzioni per chi evade, tra cui, prima di tutto, l’impossibilità di accedere alle agevolazioni fiscali e il potenziamento del ruolo degli enti locali.
Tutto questo allo scopo di ridurre in maniera sensibile l’evasione fiscale: al momento l’evasione è a più dell’11% del Pil italiano, anche solo dimezzarla permetterebbe di estinguere il debito pubblico in soli 23 anni.