Attilio Befera, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, non ha dubbi: esiste un ‘partito degli evasori‘ che sta facendo in modo che il Redditometro non vada in porto.
► Il fisco contro l’evasione spudorata
In effetti le polemiche su questo strumento di cui si sta dotando l’Agenzia -in grado di stanare incongruenze tra i redditi dichiarati e le spese sostenute– sta sollevando un vespaio e, secondo quanto detto dal presidente a Firenze durante un convegno organizzato dalla Cna, se l’Agenzia tenta di fare un passo avanti vengono posti dei dubbi che stanno, di fatto, scatenando paura e preoccupazione in quei contribuenti che pagano regolarmente quanto dovuto.
► Funzionamento del Redditometro
Ma, sottolinea, si tratta di dubbi e paure che non hanno ragione di esistere: il Redditometro non mette in discussione quanto fa ogni singolo cittadino, ma il suo compito è solamente quello di rilevare delle anomalie. Per questo motivo i contribuenti onesti non hanno nulla da temere.
Altra rassicurazione arriva dai numeri dati da Befera. Il redditometro non è uno strumento di controllo, non saranno passati al vaglio tutti i profili dei contribuenti, ma solo di quelli in cui è stato rilevato il problema, che, su un totale di quaranta milioni di contribuenti, i controlli saranno per trentacinque-quarantamila.