F24, sanzioni e ravvedimento nell’acconto IVA

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 L’acconto IVA è un momento molto importante per i contribuenti ma è bene sapere che non tutti sono tenuti al pagamento di quest’imposta, anzi, esistono numerose eccezioni, di cui abbiamo già parlato, approfondendo poi i tre metodi per il calcolo dell’acconto, quello storico, quello previsionale e quello analitico.

Anche per il pagamento dell’acconto IVA è necessario disporre un F24. Una volta fatti i calcoli è necessario versare il tributo in modalità telematica, anche perché si tratta dell’unico modo ammesso. La somma risultante non può essere rateizzata ma può essere compensata con i crediti d’imposta.

Diversamente rispetto alle liquidazioni periodiche, i contribuenti che pagano l’acconto non devono applicare alla stessa la maggiorazione dell’1 per cento. I codici tributo da inserire nell’F24 sono il 6013 per i contribuenti mensili e il 6035 per i contribuenti trimestrali.

Se per un motivo qualsiasi siete in ritardo nel pagamento dell’acconto dovete pensare già al fatto che vi sarà chiesto di pagare una sanzione amministrativa in genere pari al 30 per cento dell’acconto dovuto. La sanzione scende al 2 per cento nel momento in cui si corre ai ripari entro 15 giorni dalla scadenza del pagamento.

Uno sconto sulla penalità è pensato anche per chi corre ai ripari entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso dell’ufficio.

Il ravvedimento operoso, per l’acconto IVA, è previsto a patto che l’irregolarità non sia stata già accertata.

 

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