L’Alfa Day tenutosi ad Arese nei giorni scorsi è stato molto importante per una serie di aspetti. Il primo luogo è da interpretare come la conclusione di un lungo iter di sviluppo gestito in maniera silenziosa a cui Fca ha dedicato parecchie energie.
La Fiat prima non avrebbe avuto i numeri per realizzare il rilancio dell’Alfa Romeo: per mancanza di fondi, di capacità tecniche e di un importante sistema di distribuzione. Tre elementi che sono stati ottenuti grazie alla fusione con Chrysler e alla nascita di Fca.
Il manager Marchionne ha ricordato che il piano industriale Fca per Alfa Romeo mette “sul piatto oltre 5 miliardi di euro di investimenti e un piano prodotti aggressivo, di cui la Giulia è solo l’inizio”, dopo verranno “altri sette modelli seguiranno nei prossimi anni e nel 2018 vorremmo arrivare a 400mila unità vendute, quasi sei volte in più rispetto allo scorso anno quando erano 68mila”. E ha aggiunto: “Prima del 2018 torneranno tutti dalla cassa integrazione a Mirafiori”.
Inoltre, l’Alfa day è stata l’occasione per l’annuncio dell’avvio della quotazione di Ferrari: “I documenti sono quasi pronti. In un paio di settimane presenteremo i documenti” alle autorità americane per l’Ipo di Ferrari”, ha risposto ai giornalisti, parlando a margine della presentazione.
L’Alfa day di Arese è, nelle intenzioni di Marchionne, il primo giorno della nuova vita della casa del Biscione. La sede, lo storico ex stabilimento dell’Alfa Romeo, è scelta per riconciliarsi con una storia gloriosa che negli ultimi decenni non era stata all’altezza del suo mito. Per tutte queste ragioni il lancio della nuova Giulia (il nome è stato confermato, nonostante l’alone di mistero che si percepiva alla vigilia) è molto più del semplice annuncio di un nuovo prodotto. Per Fca dovrebbe segnare la data di ingresso nel segmento delle auto premium di alta gamma, con l’ambizione di sfidare i tedeschi di Audi e Bmw in un mercato che oggi dominano praticamente senza rivali. “Bisognerà che qualcuno provi a sfidarli”, va ripetendo da tempo Marchionne. Il giorno della sfida ora è arrivato.