Mentre per il quinto mese consecutivo Volkswagen perde terreno in europa per via del Dieselgate, Fca e General Motors sorridono.
I dati dell’Acea, l’Associazione europea dei costruttori, certificano che nel gennaio di quest’anno le vendite del gruppo Fca sono cresciute del 14,5% a 72.646 unità, nell’area Ue+Efta (cioè i Paesi del Nord).
Tenendo conto che nel complesso le immatricolazioni sono salite a livello continentale del 6,2%, la quota di mercato del Lingotto è così cresciuta al 6,6%, dal 6,2% di gennaio 2015. Le immatricolazioni di auto con brand Fiat sono cresciute del 13,9%, Jeep del 32,6%, Alfa Romeo del 13,9 per cento.
Le vendite del solo marchio Fiat sono salite più dei rispettivi mercati in Italia (+19,7%), in Germania (+4,9%) e in Francia (+13,1%). Positivo anche il saldo in Spagna: +10,3%. Dopo aver archiviato il 2015 come le due auto più vendute nel segmento A, anche a gennaio Panda e 500 hanno confermato la loro leadership. Nel settore delle piccole, ogni cento macchine vendute nel Vecchio continente, quasi 17 sono delle Panda.
Detto della brillante prestazione dell’azienda guidata da Sergio Marchionne, rimane un avvio di 2016 positivo anche per il resto del mercato europeo delle vetture. Secondo le stime Acea, il mese scorso le immatricolazioni in Europa sono state pari a 1.093.565 unità, il 6,3% in più rispetto a gennaio 2015. Nell’Ue la crescita (la 29sima consecutiva) è stata del 6,2%. L’Italia ha registrato un +17,4%, la Spagna un +12,1%, la Francia un +3,9%, la Germania +3,3%, l’Uk +2,9 per cento.
L’analisi per marchi vede una crescita a doppia, oltre a Fca, anche per Ford (+11,4%) e Opel (+11,9%, fa parte di Gm) che vedono salite la loro quota di mercato. Volkswagen registra solo un +1% e vede scendere la sua quota dal 25,6 al 24,3%. Volkswagen ha avviato i richiami per cambare i software incriminati proprio a gennaio, mentre la mancanza di un accordo con le Autorità Usa per definire
la questione hanno spinto la casa di Wolfsburg a rinviare l’assemblea per approvare i dati 2015, che sono ancora da definire. Sono coinvolti nella vicenda circa 8,5 milioni di veicoli in Europa, 11 milioni in tutto. Anche Renault avanza solo dell’1% con una quota in calo dal 9,4 al 9%.