Con la legge di Stabilità alle porte, che proprio in questi giorni entra nella sua fase di definizione, si torna parlare dei grandi problemi che affliggono l’Italia e in primo luogo balzano come sempre agli occhi lavoro, cioè occupazione e costo del lavoro, cioè cuneo fiscale. E mentre i Ministri già annunciano i prossimi interventi per accrescere l’una e ridurre l’altro, si viene però a definire anche il bilancio delle precedenti misure che il governo aveva introdotto per promuovere l’occupazione dei giovani e favorire la ripresa.
> Gli interventi sul cuneo fiscale nella futura legge di Stabilità
Stiamo parlando, ad esempio, degli incentivi concessi alle imprese italiane per le assunzioni dei giovani con una età inferiore ai 30 anni. Per questa misura, inserita dal governo all’interno del Decreto del Fare, varato a giugno e poi confermato a luglio, lo Stato ha destinato qualcosa come 500 milioni di euro provenienti dal bilancio dello stato, i fondi europei per le Regioni del Sud Italia e circa 300 milioni di euro – in compensazione – per le regioni di Centro Nord.
> Con la legge di Stabilità arrivano anche le misure per il reddito minimo
L’incentivo presuppone per le imprese che lo scelgono una decontribuzione fino a 10 mila per i neo – assunti e a quanto pare è stato decisamente apprezzato dalle stesse. Solo qualche giorno fa è stata aperta online la procedura per l’inoltro delle richieste, e le istanze pervenute nel primo click day sembrano aver già quasi esaurito i fondi a disposizione, tanto alto era il loro numero.
Ma dietro questo provvedimento sta anche un grande spreco: un miliardo di risorse del Fondo Sociale Europeo che le regioni del Centro Nord non destinano all’incentivo.