S’investe ancora in Cina, soprattutto per quanto riguarda il mercato del lusso e della moda ma lo si fa con maggiore cautela. Basta considerare con attenzione le valutazioni fatte da brand come Ferragamo che resterà in Cina ma aprendo negozi di minori dimensioni rispetto al passato.
Il gruppo del lusso Ferragamo ha annunciato che le sue prossime inaugurazioni di negozi in Cina potrebbero essere realizzate su superfici ridotte. Si legge sulla Reuters. L’AD del gruppo Michele Norsa ha spiegato che la decisione nasce dal fatto che i clienti cinesi stanno virando in modo deciso verso lo shopping online e verso gli acquisti all’estero.
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Per cui anche se per il calzaturiere fiorentino, l’area asiatica e del Pacifico resta quella di maggiore investimento, si prende nota del calo delle vendite pari al -4% a tassi di cambio costanti nel primo trimestre del 2015. Mentre i consumatori cinesi spendono sempre di più in Europa e in Giappone, Ferragamo ha reso noto che la situazione ha continuato a peggiorare nel corso del secondo trimestre a Hong Kong e Macao, che sono tradizionalmente i centri principali del commercio di beni di lusso in Asia.
Da qui la decisione di optare per negozi più piccoli facendo fronte al calo delle vendite con un riduzione delle spese:
“Apriremo dei negozi anche nel 2016, ma continueremo ad essere selettivi, e se necessario, apriremo dei negozi più piccoli”, spiega Norsa.
Poi Brian Buchwald, CEO della società di ricerca sui consumi Bomoda aggiunge:
“Al centro di tutte queste cifre, si trovano gli spostamenti e gli andirivieni del consumatore cinese. La prossima grande sfida per Ferragamo sarà di prevedere meglio questi movimenti da una regione all’altra”.