Quanto vale il marchio del ‘Cavallino rampante’? Molto più di sette miliardi di euro. Parola dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, il quale ha fatto il prezzo e ha nuovamente spinto i titoli del suo gruppo.
Questa volta lo ha fatto al termine dell’assemblea di Sgs. In questa sede Marchionne è tornato alla carica sulla controllata Ferrari.
Non abbiamo ancora deciso se quotare più del 10%. Sono possibilista su una emissione obbligazionaria? Non lo so, Ferrari ha un miliardo netto di debito. Quanto alle alleanze del gruppo automobilistico, non so ancora; c’è tantissimo lavoro da fare per carpire se sia possibile una alleanza e con chi. Non credo che il rapporto ideale sia con un partner che abbia una forte presenza in Europa. E’ uno scacchiere davvero complicato, dobbiamo analizzare le opportunità da diversi punti di vista, non abbiamo fissato alcuna tempistica. Dobbiamo essere aperti a tutti. La strategia è trovare una soluzione stabile e permanente allo sviluppo industriale dell’auto a livello internazionale. Bisogna essere aperti per definizione a tutti, non ho precondizioni. I risultati di quello che stiamo facendo li vedremo dopo il rilancio dell’Alfa Romeo, ma avere come alleato un player puramente europeo non è una soluzione ideale. Bisogna far fronte al problema delle spese elevate, la domanda che dobbiamo porci è come riuscire a contenere il consumo di capitale.
L’assemblea Sgs è stata anche un’occasione per parlare di risultati. Le aspettative del primo trimestre 2015 sono state confermate e non disattese fino a questo momento. Mancano due settimane alla chiusura della prima tranche dell’anno e bisogna fare i conti con una serie di problemi congiunturali. Uno su tutti? In Brasile il mercato è calato. Fiat sa che questo problema esiste e riguarda tutti i marchi, per cui sta cercando di adattarsi.