Firmato da Fincantieri e Naval Group l’accordo per la creazione di una società a quote paritetiche, con l’obiettivo di rafforzare la propria competitività di fronte all’ascesa dei paesi emergenti.
L’Alliance Cooperation Agreement, questo il nome dell’accordo, che segue l’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione, sostanzia i contenuti del progetto “Poseidon” e apre la strada al progetto di rafforzamento della cooperazione navale militare dei due gruppi per la creazione di un’industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva.
La firma della nascita della joint-venture ha visto protagonisti i rispettivi amministratori delegati delle due società: Giuseppe Bono e Hervé Guillou, a bordo della fregata “Federico Martinengo”, ormeggiata presso l’Arsenale della Marina Militare di La Spezia, unità del programma italo-francese Fremm.
La scelta della fregata Martinengo per suggellare il sodalizio sottolinea la solidità della ventennale collaborazione tra i due paesi, le loro industrie e le Marine nazionali.
La costituzione della joint-venture, attesa nei prossimi mesi e comunque entro la fine dell’anno, sarà soggetta alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonché all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.
Attraverso la joint-venture, Fincantieri e Naval Group condivideranno best practice tra le due società condurranno congiuntamente attività mirate di ricerca e sviluppo; ottimizzeranno le politiche di acquisti; prepareranno congiuntamente offerte per programmi binazionali e per l’export.
L’accordo stabilisce che la società avrà sede a Genova, con una controllata in Francia, a Ollioules.
L’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha affermato, “è il primo passo, ma ne seguiranno altri importanti nell’integrazione, ed è un’indicazione ai nostri governi e all’Europa che la strada da seguire è questa, per essere protagonisti nel mondo dobbiamo lavorare insieme”.
Sull’accordo che riguarda il settore difesa, il commento di Bono è stato: “ci dobbiamo attrezzare per aggredire il mercato asiatico: lì la concorrenza è più agguerrita, non ci sono Marine che hanno una capacità simile a quella europea o americana. Lì la concorrenza di coreani e cinesi è massima, abbiamo già un piano su come operare”.
La governance della joint venture, disciplinata anche da un patto parasociale, prevede un Cda di 6 componenti: 3 su nomina di ciascuna società. Per il primo mandato triennale, Fincantieri esprimerà il presidente ed il Chief Operational Officer, e Naval Group l’Ad e il Chief Financial Officer.
A conferma della valenza strategica che Fincantieri e Naval Group attribuiscono a questa operazione, nel consiglio d’amministrazione siederanno Giuseppe Bono, che assume la carica di presidente non esecutivo, ed Hervé Guillou.
L’amministratore delegato sarà l’ing. Claude Centofanti, di Naval Group. A ricoprire la carica di Chief Operating Officer (COO) sarà l’ing. Enrico Bonetti, attuale responsabile per le attività internazionali della divisione navi militari di Fincantieri.