Ottimi i bilanci di maggio per Mediolanum e Azimut. Analisti meno meno convinti invece dei dati di Finecobank anche se ne hanno confermano giudizio e target price.
Questa mattina a Piazza Affari (Ftse Mib -0,67%) Mediolanum sale dello 0,47% a 7,475 euro, Azimut è negativa per lo 0,36% a 24,75 euro, Finecobank arretra dell’1,79% a 6,58 euro.
Ieri Azimut ha pubblicato i dati di raccolta di maggio, che vedono gli afflussi netti raggiungere 1,3 miliardi di euro, toccando così quota 2,7 miliardi da inizio anno. Si iniziano a vedere in maniera più chiara gli effetti delle acquisizioni fatte all’estero dal gruppo fondato da Giuliani, in particolar modo in Brasile (Quest) e Australia (Ewm). Al netto di ciò, Azimut ha registrato afflussi netti per 413 milioni di euro, contro i 340 milioni dello scorso anno e meglio dei 321 milioni di euro attesi da Banca Akros che oggi conferma il giudizio accumulate e il target price di 30 euro.
Gli asset totali in gestione hanno raggiunto 30,6 miliardi di euro, 35,6 miliardi se si contano anche quelli amministrati (29,9 miliardi di euro alla fine del 2014). La performance media netta di portafoglio è piuttosto elevata, al 6,7% year to date.
Banca Akros giudica i dati di Azimut migliori delle attese, conferma le stime per afflussi totali nel 2015 a 4,2 miliardi. E infine punta il dito, con un po’ di rammarico, sulla decisione di Giuliani di vendere buona parte delle sue azioni nelle scorse settimane. Ma la conclusione è che i fondamentali del gruppo restano buoni.
Banca Imi oggi conferma il rating add su Azimut e il target price a 31,65 euro. Gli analisti sottolineano che gli afflussi netti sono stati solidi a maggio anche senza il contributo dall’estero e prevedono per il 2015 asset in gestione per 38,2 miliardi di euro.
Su Mediolanum il giudizio di Banca Akros è accumulate e il target price di 8,2 euro, visto che i dati sono superiori alle attese. Il gruppo guidato da Ennio Doris ha registrato a maggio afflussi netti per 402 milioni di euro contro i 360 preventivati dagli analisti (436 milioni ad aprile, 352 milioni nell’aprile di un anno fa), raggiungendo 1,881 miliardi di euro da inizio anno (+16% anno su anno).