La scadenza per pagare la mini rata dell’Imu è stata posticipata al 24 gennaio 2014 e non più fissata al 16 gennaio, scadenza originariamente prevista per farla coincidere con la prima delle quattro rate previste per lo Iuc , l’Imposta unica comunale, che dal 2014 incorporerà la tassa sui servizi indivisibili (la Tasi) e la tassa sui rifiuti (la Tari).
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Ad oggi ci sono due motivazioni che rendono difficile l’eliminazione del supplemento Imu; anzitutto per eliminare l’Imu bisogna trovare in breve almeno 400 milioni, la seconda è che le forze politiche che volevano l’eliminazione totale dell’Imu oggi sono ridotte con il cambio nella maggioranza che sostiene il governo.
È caduta l’ipotesi di far pagare i contribuenti e poi stornare la cifra versata mutandola in acconto dello Iuc in quanto si limiterebbe a posticipare di qualche mese il problema della copertura. Accollare la copertura dei costi ai proprietari di terze, quarte case, con aliquote man mano più alte cozza con la difficoltà di come distribuire i tributi se le abitazioni si trovano in territori comunali diversi. E il surplus di aliquota dovrebbe andare nelle casse dello Stato e non in quelle dei comuni.
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Per ora il miniconguaglio Imu inaugurerà un anno pieno di novità nella tassazione immobiliare, a partire dalla Iuc. Una soluzione potrebbe essere l’aumento dei fondi a disposizione dei comuni affinchè applichino detrazioni sulle case di minor valore, ma anche questo si scontra con la necessità di trovare le coperture.
Però non tutto è negativo. Dal primo gennaio 2014 sono state modificate le imposte sulle compravendite immobiliari e chi compra da privato pagherà meno di oggi.