Psa Peugeot Citroen apre allo Stato e ai compratori cinesi. Immediatamente, Fitch eleva l’outlook dell’azienda francese alzandolo da negativo a stabile. Nel contempo, l’agenzia ha confermato il rating Issuer Default Rating, della società a ‘B+’. L’agenzia ha speigato le ragioni della revisione in una nota: è l’aumento di capitale a 3 miliardi di euro la molla per il graduale miglioramento della redditività. La generazione di cash attesa dall’anno in corso in poi rassicura infatti Fitch.
Nello specifico, per l’agenzia di rating l’afflusso di cash farà diminuire la leva e rafforzerà i parametri chiave del credito consentendo anche al gruppo transalpino di aumentare gli investimenti e aumentare il portafoglio prodotti senza pesare ulteriormente sulla liquidità.
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Il rating assegnato a Psa, ha aggiunto Fitch, continua a riflettere il profilo di business relativamente debole della società, la modesta redditività e il free cash flow negativo dalle sue attività automotive strategiche. Fitch ha aggiunto che il rating di Psa potrebbe essere migliorato se i margini operativi del gruppo nel comparto automotive diventeranno positivi in modo stabile e in presenza di un free cash flow positivo su base continuativa.
Per contro Fitch potrebbe decidere un’azione negativa sul rating a fronte di un continuo peggioramento del clima che comporti un nuovo calo dei ricavi di Psa, continui margini operativi negativi nell’Auto, un peggioramento della liquidità e un free cash flow ancora negativo nel 2016.
Qualla in Peugeot – Psa è senza dubbio una svolta storica per un’azienda automobilistica altrettanto storica. Adesso, la famiglia avrà il 14% della quota, al pari dello Stato e della società cinese Dongfeng, i quali investiranno 800 milioni di euro.