Qualcuno ha cantato vittoria troppo presto. Le Borse hanno festeggiato con un’ottima chiusura dopo l’accordo raggiunto sul Fiscal Cliff tra Repubblicani e Democratici negli Usa, ma il Fondo Monetario Internazionale ha rovinato la festa a tutti: l’intesa non basta a ripianare i conti.
L’America, dunque, sembrava aver evitato il precipizio fiscale e la tempesta economica, raggiungendo alla Camera dei Rappresentanti l’accordo per scongiurare la crisi. L’Istituto diretto da Christine Lagarde, però, è lapidario. L’intesa non garantirà a lungo termine la salute dei conti pubblici d’America.
Per il Fondo Monetario Internazionale, dunque, c’è ancora molta strada da percorrere se si vogliono riportare in vita le finanze pubbliche statunitensi. La ripresa stenterà a decollare e “Non va danneggiata”, come sottolinea il portavoce dell’Istituto Gerry Rice.
Certo è che il Fiscal Cliff servirà a riportarsi sulla strada giusta, inquadrando nel breve periodo le condizioni del debito e quelle del deficit.
Le strategie da adottare sono ancora tante, anche perché il rischio è quello di un crollo del rating, il cui rischio è ancora alto. A sottolinearlo è un portavoce dell’Agenzia di Rating Moody’s.
Tutto da rifare? No, ma molto da rivedere e tanto da aggiungere.