Christine Lagarde, numero uno del Fondo Monetario Internazionale, parlando a Parigi, ha affermato che se nell’Eurozona la politica non si dà da fare il rischio più alto e’ il “circolo vizioso” tra alta disoccupazione ed alto debito pubblico.
Se la crescita economica rimane bassa,”sara’ difficile affrontare le eredita’ della crisi: alta disoccupazione e alto debito pubblico. Sono cosi’ elevati che impatteranno seriamente sul nostro futuro”, ha spiegato Lagarde. Presumibilmente i mercati “sono un po’ troppo ottimisti” sulle prospettive dell’economia europea, ha rimarcato la Lagarde.
Il Fondo monetario internazionale ha comunicato di aver rivisto in modo peggiore la sua stima per l’economia ucraina quest’anno, alla luce dell’escalation del conflitto nell’est del paese: il Fondo oggi prevede una contrazione del 6,5% del pil dal 5,0% della stima precedente.
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“Il conflitto crea sempre maggiore tensione sul programma” di aiuto del fondo, dice il Fmi in una nota. “Le prospettive economiche si sono deteriorate notevolmente e il Pil dovrebbe ora contrarsi del 6,5%, rispetto a meno 5,0% stimato quando il programma fu varato”.
Il Fondo Monetario a inizio maggio ha stilato un programma da 17 miliardi di dollari in due anni per salvare l’economia ucraina dallo crollo dopo il sopraggiungere al potere a Kiev dei filo-occidentali, ma oggi con il prolungarsi del conflitto all’est, il contesto sembra precipitare. Sui conti ucraini pesano negativamente le minori entrate tributarie dalle regioni in rivolta e l’aumento della spesa militare. Il Fmi dice che il successo del programma dipende non solo dalla capacità di Kiev di utilizzare misure urgenti ma impopolari di austerità, ma anche “essenzialmente, dall’assunzione che il conflitto potrà spegnersi nei prossimi mesi”.